Rifugi in Valle d'Aosta
Per gli amanti del trekking, dell’alpinismo e del turismo eco-sostenibile, una panoramica dei principali rifugi di montagna in Valle d’Aosta.
Ricordiamo che spesso nei rifugi non sono garantiti i pagamenti con carte di credito o bancomat, quindi è raccomandabile avere sempre con sé denaro contante o assegni. I rifugi non sono aperti tutto l’anno, vanno controllati i periodi di apertura. Inoltre, non sempre i cani sono ammessi, se viaggiamo con amici a quattro zampe è meglio dunque telefonare prima di partire. Se raggiungere uno di questi rifugi può essere considerata una piacevole passeggiata, non lo sono altrettanto le escursioni che seguono, alcune delle quale richiedono una solida preparazione da alpinisti. Nel dubbio, potete affidarvi all’esperienza delle guide alpine ufficiali.
Rifugi sul Monte Bianco
Il Rifugio Bonatti sorge a 2025 m di altitudine e gode di una magnifica vista che spazia sulle cime del Monte Bianco. La struttura è relativamente recente (1998), e chi c’è stato assicura che nelle notti serene dal rifugio è possibile ammirare la luna riflessa sul ghiacciaio. Il Bonatti si raggiunge partendo dalla località Entrèves, in Val Ferret, dopo Courmayeur. Si trova all’inizio del Vallone di Malatrà, e dà accesso a diversi itinerari, compreso una delle camminate che porta al Monte Bianco (Tour Mont Blanc). Molto interessante è anche la vita dell’alpinista ed esploratore cui è intutolato il rifugio Walter Bonatti, che condusse un’esistenza avventurosa e piena di storie da raccontare.
Situato a 3375 metri di quota, il Rifugio Torino sorge sul massiccio del Monte Bianco, e in particolare sul Colle del Gigante, a metà strada tra Italia e Francia. Il rifugio è raggiungibile oggi per mezzo della funivia dei Ghiacciai. Fin dalla metà del secolo scorso, con la funivia si possono risparmiare sette ore di cammino, e si può coprire l’itinerario tra La Palud (Courmayeur) e il rifugio in circa dieci minuti. Il dislivello tra i due punti è di 2000 metri, la distanza percorsa di 4.230 metri. Il rifugio Torino è punto di partenza per diverse mete molto amate dagli alpinisti, come il bellissimo Dente del Gigante (4.013 m), dalla silhouette inconfondibile.
Rifugi sul Gran Paradiso
Nella Valle di Rhêmes-Notre-Dame, partendo dalla località Thumel, dopo 437 metri di dislivello si arriva al rifugio Gian Federico Benevolo. Sul sito viene fornita una lunga lista di escursioni da farsi partendo da questo rifugio, come la bella escursione alla Granta Parei, la montagna simbolo della Valle che raggiunge i 3387 metri sopra il livello del mare.
Il Rifugio Vittorio Emanuele II domina la Valsavarenche, e si riconosce per la forma arcuata del suo profilo in lamiera. Funge da base di partenza per toccare le vette del massiccio del Gran Paradiso, come la cupola del Ciarforon (3642 m), ma è esso stesso una meta per godersi lo spettacolare scenario alpino dalle vette del Montcorvè, e dei ghiacciai del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il Vittorio Emanuele II si raggiunge in due ore di cammino da Pont, l’ultimo avamposto della valle per le automobili. Il sentiero, antica strada reale di caccia, è inizialmente piuttosto comodo, quasi pianeggiante. Dopo poco la via diventa più severa, portando dai 1960 metri s.l.m. di Pont fino ai 2732 della struttura. Il rifugio è costituito da due parti: una più vecchia in pietra e una nuova, molto accogliete, che, durante la stagione estiva, fornisce un buon servizio di ristorazione.
Rifugi sul Monte Rosa
Il rifugio Quintino Sella sfiora i 3585 metri s.l.m., ed è raggiungibile dalla valle di Gressoney o da Champoluc. E’ una struttura spartana, che prevede una sistemazione in camerate, inoltre non bisogna avere troppe pretese nemmeno dal servizio di ristorazione: è pur sempre un rifugio di montagna, non un albergo. In compenso, le gite offrono un un paesaggio stupendo. È infatti la base ideale per raggiungere la vetta del Castore, definito uno dei 4000 più accessibili, per la precisione 4.220. Dal rifugio si sale al ghiacciaio del Felik fino all’omonimo colle, che separa il Castore dal versante occidentale del monte Lyskamm e in circa tre ore si raggiunge la meta.
Sempre nel gruppo del Monte Rosa citiamo anche la Capanna Margherita, che, con i suoi 4559 di quota, detiene il primato di rifugio più alto d’Europa ed è situato sulla cima della punta Gnifetti. Al rifugio-osservatorio (che al suo interno vanta anche la biblioteca più alta d’Europa!) si arriva partendo da un altro avamposto, la Capanna Gnifetti, a sua volta raggiungibile mediante una funivia da Alagna Valsesia al Passo dei Salati (3000 metri s.l.m.), e da qui alla Punta Indren con circa 2 ore di cammino. Per i più volenterosi, da Gressoney al Passo dei Salati si impiega circa 2 ore e mezza di marcia.
Rifugi sul Cervino
Il Rifugio Guide del Cervino sorge sul ghiacciaio Plateau Rosà, a 3480 metri s.l.m. in Valtournenche. Di concezione piuttosto recente, il rifugio fu inaugurato nel 1984, ed è raggiungibile da Breuil-Cervinia per mezzo della funivia del Cervino, mentre a piedi il percorso richiede un cammino di circa tre ore, oppure da Zermatt, in Svizzera, sempre con impianti di risalita. Il Guide del Cervino è un buon punto di partenza per fare sci anche in estate, e soprattutto per salire alle cime del Breithorn e scalare i due “gemelli”: il Castore e il Polluce.
Anche il Teodulo è uno dei principali rifugi in Valtournenche. Si raggiunge dall’omonimo colle, che unisce questa valle con il cantone svizzero vallese. Da Cervinia si sale prendendo la funivia del ghiacciaio Plateau Rosà. Si trova a 3317 metri di altitudine, ed è raggiungibile anche con mezz’ora di cammino oppure, in inverno, con gli sci. Non è di per sé una gita per gli amanti del silenzio, perché la facilità di accesso lo rendono una meta presa d’assalto dai turisti, ma costituisce un buon punto di partenza per raggiungere la cresta del Breithorn.
Altro punto di partenza per salire al Breithorn, al Castore e al Polluce è il Rifugio Ottorino Mezzalama, situato in Val d’Ayas, in mezzo alle alpi Pennine. Il rifugio è raggiungibile a piedi in 4-5 ore di cammino dalla località di Saint-Jacques (a 1689 m di quota).
Un elenco quasi completo si trova sul sito dell’Associazione Gestione Rifugi della Valle d’Aosta.